Malta, Casa di Malta, raiting massimo arancio

Luqa Vella

Malta tornò a casa distrutto, sentiva in vento sbattere furiosamente le finestre della popria abitazione.
Vide con molto scontento che il suo capo era passato per lì, c'era l'odore della sua colonia dappertutto.
- Non si poteva fare i ca%%­i suoi!- ringhiò accenando a quella volgarità che possedeva che lgli aveva insegnato Romano.
Decise di preparasi un té, ma nonostante tutto quello che faceva per distrarsi il pensiero ritornava sempre a quello che aveva combinato la sera precendente

Elisabeth Kirkland

Quel pomeriggio Elisabeth era in piena esaltazione!
Aveva ricevuto il permesso di trascorrere qualche giorno in vacanza a Malta! Quella splendida isola dove regna il sole, giusto per concedersi qualche giuorno di puro e sano relax.
Arrivata in hotel, buttò le valigie sul letto e cominciò a cercare qualcosa da mettersi.
Mica poteva restare in jeans e t-shirt tutto il resto della giornata!! Il viaggio in aereo era stato lungo, e ora aveva proprio voglia di andare in spiaggia a prendere il sole e a fare un bel bagno!
Tuttavia però, forse prima era meglio passare dal "padrone di casa".
Come si chiamava? Lucas, Ruka..ah, si! Luqa Vella se non sbagliava.
In un periodo di tensioni come quello era sicuramente meglio cercare di mantenere buoni rapporti con la maggior parte degli Stati.
A parte...."MangiatoreDiLumacheATradimento".
Quello poteva anche morire affogato nelle sue escargot, a suo parere!
Comunque, dopo aver indossato un costume preso il giorno prima, una minigonna con dei girasoli disegnati sopra e una canottierina con scritto: "London is Fastastic!!" afferrai borsa da mare e lo stretto necessario e uscii dalla stanza d'albergo.
Appena fuori, una folata di vento la colpì in pieno, facendo svolazzare la gonna.
- Oh, my god!!! -
Le scappò mentre cercava di non mettere in vista la sua biancheria intima.
In un certo senso però, quel vento dispettoso la faceva sentire più tranquilla.
Anche l'inghilterra era perennemente ventilata, e la cara Londra era felice di ritrovare un po' di familiarità in quel luogo a lei tanto sconosciuto.
Cominciò a camminare anche se non aveva idea di dove andare di preciso.
Chiese diverse volte delle indicazioni, fino a che non raggiunse la casa tanto cercata.
Suonò timidamente al campanello e attese che qualcuno aprisse.
Sperò solamente di non disturbare.

Sentì bussare alla porta.
Malta si insospettì un po', non era proprio il periodo che riceveva visite quello.
Si ritrovò alla porta, Londra, l'assistente di Inghilterra?
Se fosse stato Inghilterra probabilmente Malta, nervoso com'era perchè il suo capo come al solito gli rompeva le scatole trattandolo come un giocatore di calcio, avrebbe avuto una reazione vagamente antipatica.
Sorrise invece. Limiatndosi a dire- Cosa ci fa qui signorina Londra? Quella gonna è un po' troppo corta, in questo periodo c'è vento.-
Si spostò un po' dalla porta, facendo anche segno d'entrare. Lui contro la ragazzina (ammetteva che non ricordava neanche il nome) non aveva nulla.

Oh!!!! L'aveva riconosciuta!!! Che ragazzo gentile!!!
Entrò spostandosi una ciocca dietro l'orecchio.
- Grazie per la premura, Mr.Malta, ma sono abituata al vento -
La rossa sorrise di rimando.
- Sono venuta qui qualche giorno per evadere dall'aria tesa che c'è a casa mia. Ho pensato che fosse giusto venire a trovarla, prima di dedicarmi allo splendido sole e al mare. -
Disse guardando la casa con espressione curiosa.
Poi si voltò verso il ragazzo.
Non era di certo brutto, ma nessuno poteva prendere il posto che occupava in quel momento il "suo" Athur.
- Ho per caso sbagliato momento? -
Sperava sinceramente di non aver disturbato. Non le andava di essere un disturbo per qualcuno.

Luqa Vella

- Nessun disturbo.- disse con la maggiore ospitalità possibile, perchè a malta piaceva fare la parte del padrone di casa (aveva sempre preferito prendersi cura delle persone che fare la guerra,anche se era stato un ottimo guerriero)
- Stavo preparando un tè,lo vuole? E' stata gentile a venirmi a trovare, riguardo al mare, la posso portate in un buon posto. Il mare non fugge di certo. -

Elisabeth Kirkland

- Thè???? Certo grazie!!! E non mi dia del lei, per carità!!! Mi fa sentire vecchia!!! -
Era contenta di aver iniziato bene la conversazione.
Aveva proprio fatto bene ad andarlo a trovare!
- Oh, scommetto che lei conosce questo posto come le sue tasche ovviamente!! Sarei davvero molto lieta di essere accompagnata in un bel posto. -

Luqa Vella
A Malta piaceva dare del lei, distingueva il suo modo di parlare da quella degli inglesi che davano direttamente del tu, era un suo modo per ricordare le sue origini italiane.
- Va bene Londra.-
Fece strada alla ragazzina(sembrava più piccola di lui), la casa di Malta era spaziosa per un unica persona un po' spartana. Un soggiorno, deu camere(una era per gli ospisti) e un' altra la cucina.
Malta mise l'acqua sul bollitore, che aveva spento prima.
- Come sta la tua famiglia- disse il maltese mentre pensava ,beh qualche parolaccia contra Inghilterra.

Elisabeth Kirkland

Londra seguì Malta attraverso la casa.
Due stanze, un soggiorno ed una cucina. Carina!
Arrivati nella cucina, Elisabeth si accomodò al tavolo, mentre guardava il maltese preparare il tè.
- Oh, bene grazie. Ci sono le solite liti tra America ed Inghilterra, Sealand a me stà tanto simpatico, ma Arthur non vuole che lo consideriamo molto. Però sai, a me dispiace che un bel bambino come lui stia sempre da solo, cosìpensavo di andarlo a trovare di nascosto uno di questi giorni. Si,si -
La capitale inglese si era fatta prendere troppo dalla parlantina.
Appena si accorse di quello che aveva detto disse:
- Oh, ma non andarlo a dire a nessuno, please...andrebbe a finire che Inghilterra mi farebbe una ramanzina -
Sorrise sperando vivamente di non aver detto troppo alla persona sbagliata.
Dopotutto, lei e quel ragazzo non è che si conoscessero molto.
- E la tua famiglia? sei in buoni rapporti con Italia del Sud, te, vero?

Luqa Vella

Malta sorrise: Parola di cavaliere. E poi chi sono io per giudicare una nazione a secondo della sua grandezza? Sono il più piccolo stato d'europa.
Sealand, lo conosceva pochissimo Malta, era comparso improvvisamente durante la seconda guerra e lui verso gli anni sessanta si era reso indipedente da Inghilterra( un po' per fortuna e anche grazie l'astuzia).
<< Con mio cugino sono sempre iin buoni rapporti. Lo vado a trovare spesso a Roma. >>
Malta aprì un'armadietto dove prese della tazza dall'aspetto etnico (il suo lato africano si sentiva di più in queste cose).
<< Come lo prendi il tè? Con lo zucchero o senza? >>
Quando era stato a casa d' Inghilterra ,preparava spesso il tè al aglicano, ma per quanrto si sforzasse non ricordav a se l'aveva mai preparato alla città londinese.
<< Quindi Inghilterra non ha smesso l'abitudine di fare l'uomo vissuto? >> continuò il Maltese mentre metteva la bustina da tè.

Elisabeth Kirkland

- Oh, senza zucchero, grazie -
La capitale sorrise.
Si ricordava che per un bel pò di tempo quel ragazzo era stato "ospite" a casa loro, ma col fatto che era sempre fuori, non aveva mai avuto il piacere di conoscerlo meglio.
Certo, di vista lo conosceva, ma di carattere...
- Ah, come dice il detto: il lupo perde il pelo, ma non il vizio giusto? Però, in fondo Arthur è una persona gentile e forse simpatica. Basta solo non nominare cose che gli danno fatidio...dirgli che cucina bene...e cose simili. -
Elisabeth era assolutamente certa che Igirisu in fondo, magari mooolto in fondo, fosse davvero una persona piacevole.
Ma ovviamente, chiederlo a lei non sarebbe stato affatto giusto.
Lei lo avrebbe difeso a tutti i costi.
O almeno, ci avrebbe provato.
Dopotutto, si era preso cura di lei per così tanto tempo... ma non avrebbe mai potuto dimentinticare la prima volta che lo aveva visto e si era proposto di portarla a casa con se, tirandola fuori dalla situazione di miseria nella quale era caduta.

Luqa Vella

Anche Malta lo pensava che in fondo era una persona gentile, nonostante tutti i dispetti che lui aveva combinato a casa del inglese(Malta aveva all'inicra 13 anni quano era da Inghilterra), per qualche assurdo motivo l'inglese cervava un punto d'incontro ma non l'avevano mai trovato.
Lui aveva occupato le sue terre, l'aveva separato da Romano, lo sapeva Malta che lui eseguiva solo gli ordini, ma le notti insonne passate alla finestra cercando di ricordarsi le sue terre, che man mano c passavano gli anni le immagini si consumavano, chi glie le ridava?
Nessuno.
<< Sono per un terzo italiano, dirgli che è bravo a cucinare per me sarebbe un tradimendo verso la cucina stessa.>>

Londra si mise a ridere con la sua risata giovane e cristallina.
- Ah, non posso darti torto! Gli italiani hanno fama di essere dei buongustai!! Ma anche una come me che di gastronomia se ne intende veramente poco capisce che Inghilterra è negato per la cucina!! -
La ragazza estrasse il telefono dalla borsa da spiaggia.
Erano le quattro e mezza.
E nessuno l'aveva ancora chiamata per chiederle com'era andato il viaggio.
Possibile che lei interessasse zero alle persone?
Cavolo! Era la capitale della moda e di tutti quei paroloni politici ed economici, e nessuno si preoccupava se fosse arrivata sana e salva a destinazione o se fosse stata colpita ancora da qualche pazzo???
Che parenti assolutamente egoisti!

A Malta non sfuggì quel gesto.
- Problemi?- chiese mentre sorseggiava il suo tè
Continuò a sorseggiare il suo tè.
Osservò la ragazzina,aveva l'aspetto tipico di una ragazza inglese, delle tipiche turiste.
- Dove voglio portarla è lontano da qui.. andremmo con l'auto. Senpree se può.-
Giardò l'orarico ci voleva mezz'ora.
- Per quanto rimane qui, precisamente?-

Elisabeth Kirkland

La ragazza appoggiò il cellulare sul tavolo e si mise a bere il tè che il giovane maltese le aveva dato.
- No, non ti preoccupare, mi sorprende solo che nessuno ma abbia ancora chiamata! Sono già arrivata da qualche ora e pensavo che...no, ma fa lo stesso -
La ragazza continuò a bere.
Sentiva il vento fishiare fuori da quella bella casa.
Ascoltò le altre domande che le fece Malta.
- Oh, per me non ci sono problemi, tanto non ho nulla da fare. Rimango qui qualche giorno...non ho intenzione di restare più di una settimana -
La capitale evitò accuratamente di specificare il fatto che fosse da sola.
In quel periodo pieno zeppo di tensione fra i vari stati, non era certo da furbi andare a spifferare ai quattro venti il fatto che fosse sola e senza alcuna protezione.
Sperava solo che quel ragazzo non avesse intenzione di farle del male...

Luqa Vella-Malta

-Non sono molto gentili... i tuoi fratelli.-
Malta osservò la ragazza,sembrava leggermente tesa, forse era un po' preoccupata.
Se era in asia perchè non li chiamava lei, i suoi parenti?
- Se non ha campo il cellulare, puoi chiamare da casa mia.-
Fece cenno verso un telefono poggiato al muro.
-Le linee maltesi sono un po' un disastro in questo periodo, ma credo che funzionano ancora.-
Malta si alzò e si guardò intorno.
- Vado a prendere ciò che mi occore. La lasciò un attimo qui,ok?-
Il ragazzo sia alzò e si avviò verso la sua camera, voleva prendersi il costume da bagno, roba simile.