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Mele caramellate, [Arancione] Berlin • Ost Deutschland

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view post Posted on 19/9/2010, 12:42




Beatrix-Berlin von Beilschmidt

Avrebbe riconosciuto quell'odore sublime tra mille e mille profumi.
L'odore del caramello fuso. Dilatò le narici cercando di capire da dove provenisse esattamente quell'afrodisiaco aroma di dolce. Forse si trattava della bancarella posta nell'angolo della Bülowstraße, poco distante da dove si trovava in quel momento. Affrettò il passo, quasi mettendosi a correre, e pochi minuti dopo si trovò davanti delle deliziose mele rosse caramellate.
Non esitò a comprarne una, non resisteva, quel profumo era troppo intenso. Estrasse dal borsello una moneta luccicante da due euro, e la porse al negoziante aspettando con ansia il suo dolcetto. Quando l'uomo passò il bastoncino nelle mani della ragazza, questa si affrettò a prendere il suo dolcetto, e a spostarsi di qualche centinaio di metri dalla bancarella.
Osservò bene la mela, odorandola, leccandola lentamente, finchè non si convinse che si trattava di una vera mela caramellata berlinese. Ne fu entusiasta. Così, contenta, si diresse verso una panchina isolata e iniziò a mangiarsela a piccoli morsi.
 
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Okami.
view post Posted on 24/9/2010, 19:50




Gilbert Beilschmidt
Stava ancora camminando rapidamente, sin da quando era scappato di casa di Ungheria. Non si era accorto di come, ma era già arrivato a Berlino. Oh, ma era ovvio! Se uno è awesome, non ci mette niente a spostarsi!
Camminava ancora con le mani in tasca e giocherellava con la stoffa del rivestimento interno di quest'ultime. Osservava con non troppa curiosità chi gli passava accanto, su quella strada famosa. Bülowstraße, quella sì che era una strada.
Adocchiò davanti a sé un chiosco. Da quella distanza non vedeva cosa vendesse, e la tipa bionda lì davanti di sicuro non l'aiutava a capirlo.
Si avvicinò attratto dall'odore dolce che emanava quel coso e si trovò davanti delle mele caramellate.
«Mh~ Vecchio, dammene una!» esclamò, indicandone una come un bambino. Ed il tizio non era nemmeno vecchio.
Ricevuta la sua mela, buttò lo sguardo sulla ragazza bionda e sorrise, mostrando tutti e trentadue i denti.
«Beatrix~!»

 
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view post Posted on 24/9/2010, 20:11




Beatrix-Berlin von Beilschmidt

Continuava ad addentare indisturbata la sua amata meraviglia di caramello e non badò minimamente all'arrivo del tedesco, finchè non la chiamò appunto per nome.
Beatrix alzò lo sguardo sbattendo le ciglia e riconobbe il viso di Gilbert, suo fratello maggiore.
« Grüß dich!» cinguettò ricambiando il sorriso e alzano leggermente la mancina come per fargli un cenno di saluto. « Anche tu da queste parti Brüder? » ironizzò la ragazza dando ancora un piccolo morso alla sua mela, mentre cercava di togliersi dalle labbra tutto quel dannato caramello che gli era rimasto appiccicato intorno alla bocca. Sembrava proprio una bambina -togliendo il fatto che stava facendo una figura pessima davanti al fratello- , ma aveva un nonsochè che la rendeva impacciata e tenera . Infine, terminò la sua mela dandole un ultimo morso d'addio.
Sospirò rassegnata, e iniziò a rosicchiare morbosamente il bastoncino, mentre osservava il fratello davanti a sé mangiarsi un altra di quelle meraviglie berlinesi.
 
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Okami.
view post Posted on 24/9/2010, 20:30




Gilbert Beilschmidt
Gilbert trattenne un "Aww" nel vedere la sorella così divertita a mangiare la sua buona mela caramellata e sporcarsi il viso come una bambina. Era adorabile~!
«Anch'io da queste parti, ja.» rispose dopo aver dato un primo morso al pomo.
«Come stai, schwester~?» pigolò dopo aver masticato per un po' quel boccone. Alzò un sopracciglio quando posò lo sguardo su Beatrix, che masticava il bastoncino della sua non-più-mela per trovare ancora quel sapore.
Storse un labbro e spostò di nuovo lo sguardo sull'omino del chiosco.
«Vecchio, dammene un'altra per la fraulein.»
Sorrise, dando un altro morso alla mela. Sorellina~!
 
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view post Posted on 24/9/2010, 20:56




Beatrix-Berlin von Beilschmidt

Anche Gilbert sembrava essersi accorto del suo disperato bisogno di caramello, e così, senza che lei se lo aspettasse, le regalò un'altra di quelle deliziose mele caramellate.
Berlino sorrise, incantata, e felice, iniziando così a dare piccoli morsi alla sua amata nuova mela zuccherosa con la contentezza tipica di una bambina.
«Danke!» disse con vivacità rivolgendosi al fratello , e poi rispose alla sua domanda
« Alles Gut, qui a Belino tutto regolare! A parte quell'odiosa viennese che ogni tanto viene qui» parlottò sottovoce. Odiosa Vienna, lei, e il suo dannato cinismo austriaco.
« Mentre tu sei in forma come sempre Brüder ~ » constato rivolgendogli un sorriso.
 
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Okami.
view post Posted on 24/9/2010, 21:04




Gilbert Beilschmidt
Sorrise -ghignò- al vecchio mentre gli consegnava i soldi che gli spettavano e invitò la sorella a spostarsi da lì davanti per parlar dei fatti loro, ma non fece nemmeno in tempo a poggiarle il braccio sulle spalle che, giustamente, la ragazza rispose alla sua domanda di poco prima.
La accompagnò ad una panchina che stranamente era vuota e le fece cenno di sedersi, mentre parlottava di Vienna.
« Ah! Non parlarmi di austriaci, oggi. » sbottò Gilbert, dando un morso alla mela con fare nervoso -oltretutto l'aveva quasi finita.
« Io sono sempre in magnifica forma, Schwester~ » miagolò, stringendo la presa sulla spalla della sorella per avvicinarla a sé.
Gilbert, così fai la figura del vecchio pervertito.
 
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view post Posted on 24/9/2010, 21:26




Beatrix-Berlin von Beilschmidt

Berlino seguì immediatamente il fratello,sedendosi così, sulla panchina indicata da lui, e andandogli vicino per forza. Si spostò una ciocca di capelli ed osservò l'albino parlare, evidentemente anche lui oggi aveva litigato con Austria. Mein Gott, questi signorini rottinculo. La bionda sospirò, riprendendo poi a sorridere verso il fratello - come faceva sempre del resto-, e continuò il discorso
« Noi di sangue puro , siamo sempre in magnifica forma » puntualizzò la ragazza accentuando l'identità che legava i due.
Stesso sangue Tedesco. « Il migliore, del resto» ridacchiò innocentemente mentre rivolgeva lo sguardo al volto dell'albino.
 
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Okami.
view post Posted on 24/9/2010, 22:08




Gilbert Beilschmidt
Gilbert ghignò soddisfatto della sorella, dando l'ultimo morso alla sua mela, succhiando come meglio poteva il bastoncino per assaporare i residui del caramello.
Sghignazzò alle parole di Beatrix, annuendo divertito. « Hai proprio ragione, schwester » biascicò, con ancora la mela in bocca. Faceva un po' schifo, ma di sicuro la sua adorabile sorellina l'avrebbe amato anche in quel momento, sì?
La guardò e sorrise, guardandole il viso le tette. Così, lo sguardo ci si fiondò sopra, senza una logica. Forse perché... No, non c'era un motivo.
Però doveva trovare una scusa motivata, se non voleva ritrovarsi qualcosa impiantato nello sterno.
« Schwester, ma sei cresciuta! » e non "Schwester, ma ti sono cresciute le tette!", perché sarebbe stato ancora più evidente altrimenti.
Cercò di fare il figo, ma non sapeva se la sorella l'avrebbe perdonato.
 
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view post Posted on 25/9/2010, 21:21




Beatrix-Berlin von Beilschmidt


Il fratello incominciò a guardarla in modo strano, come stesse osservando un particolare ben preciso del suo corpo. Tuttavia, non ci fece più di tanto caso, insomma, non avrebbe mai pensato che si riferisse alle sue tette che negli ultimi tempi erano diventate davvero enormi grandicelle. Beatrix aveva una grande stima e fiducia verso il fratello, non si sarebbe mai sognata di gridargli "maniaco che guarda sua sorella!", e non si sarebbe sognata neppure di rimproverargli qualche suo comportamento. Germania dell'est andava bene così, proprio come Germania dell'ovest. E Berlino era la loro capitale, quindi era inevitabile che fosse molto legata a loro in modo anormale.
« Tu dici? A me non sembra di essere diventata più alza, però mi fa piacere sentirtelo dire » concluse sorridendo innocentemente.
Poi ,inspirò profondamente, respirando la fredda aria autunnale di Berlino, ed ebbe un brivido. Il vento gelido della stepparussa dell'est arrivava sempre più freddo a Berlino rispetto agli altri Paesi.
 
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Okami.
view post Posted on 26/9/2010, 08:40




Gilbert Beilschmidt
Ah, che bellezza, non l'aveva ucciso!
Gilbert conosceva bene il carattere della sorella, perché l'aveva cresciuta ed educata egli stesso. Sapeva che era un misto tra il carattere di West ed il proprio. Ergo, sorrise soddisfatto -per la sorella adorabile, per la sua incredibile intelligenza e per il suo splendido charm- e ridacchiò, mentre osservava i passanti. Molti di loro li guardavano senza riconoscerli, -coppietta su panchina=magari combinano qualcosa- altri ossservavano i particolari e comprendevano che erano loro e salutavano con un cenno del capo.
Gilbert allargò ancor di più il proprio sorriso, nel vedersi così amato.
E, senza un motivo, girò il capo verso la sorella e la baciò.
Un bacio affettuoso, probabilmente.
 
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view post Posted on 26/9/2010, 21:39




Beatrix-Berlin von Beilschmidt

Le persone che riconoscevano Gilbert, e che restavano qualche secondo a fissare lui e Berlino - non intensamente, un tedesco non si sarebbe mai permesso- gli salutavano con un cenno, profondamente rispettoso. A Berlino - sopratutto a Berlino, essendo capitale- adoravano Germania, e ne avevano una profonda stima ed affetto.
Ma tralasciano questo discorso -che frullava nella mente di Beatrix- ,quando la bionda sentì le labbra del prussiano affettuosamente sulle sue si sentì stranamente serena. Era contenta che il fratello le volesse bene, niente di più. Appena l'albino si staccò rimase un secondo un po' paonazza in visto, come avrebbe fatto Ludwig, ma poi sorrise naturalmente come al suo solito.
« Ich liebe dich auch Brüder! » cinguettò rimanendo accanto a lui.

SPOILER (click to view)
Ich liebe dich*A* tradotto è ti voglio bene, o ti amo. Ma in questo caso è ti voglio bene xD


Edited by .Clou - 26/9/2010, 23:16
 
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Okami.
view post Posted on 28/9/2010, 13:47




Gilbert Beilschmidt
Quanto era adorabile la sua sorellina! Era qualcosa di davvero, davvero splendido. Lui era un duro, ma le cose carine lo attraevano da morire. E sua sorella era sicuramente una di quelle. Sin da quando era una bambinetta era stata adorabile, con quei suoi capelli biondo oro e gli occhi azzurri come il cielo.
«Awww, Beaaaa~!» pigolò Gilbert, stringendosi ancor di più alla sorellina, strusciando il viso contro la guancia dell'altra.
Pensò che una cosa così adorabile meritasse solamente di essere abbracciata oppure fotografata. Giusto, doveva fotografarsi con lei! -come se non l'avesse mai fatto in vita sua, povero cerebroleso.
Però non aveva certo intenzione di liberarla da quel suo abbraccio, per cui doveva fare con rapidità e precisione. Infilò la mano nella tasca della propria giacca e ne estrasse il telefono, sorridendo.
Con l'altra mano strinse ancora i fianchi della sorella e portò il telefono dinanzi a loro, con la fotocamera rivolta verso i loro visi.
«Sorridi, schwester~!»
Doveva sorridere, lei e quel viso pucciosamente imporporito.
 
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.Clou
view post Posted on 28/9/2010, 14:29




Beatrix-Berlin von Beilschmidt

Berlino osservò con curiosità i gesti del fratello, forse aveva un'altra delle sue strampalate idee ciniche. Infatti, sollevò appena sopra le loro teste il suo amato cellulare, e "ordinò" alla sua sorella di sorridere verso la fotocamera. Beatrix ubbidì senza discutere molto, sapeva delle strane manie del fratello, ma non le dispiaceva fare una foto insieme a lui. Anzi, tutt'altro. Berlino sorrise come solo lei sapeva fare: le guance arrossirono giusto quel che bastava, i muscoli delle labbra si curvarono in una dolce curva all'insù, gli occhi color del cielo sembrarono brillare per qualche istante. Attese il "Click" dell'apparecchio mentre continuava a stare stretta stretta nell'abbraccio del fratello, d'altra parte la vicinanza del corpo dell'albino non le faceva sentire il freddo vento, ma sopratutto, la rassicurava da non si sa cosa.
« Brüder, sag mir, per quanto pensi che ti fermerai qui a Berlino? » domandò curiosa.
 
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Okami.
view post Posted on 30/9/2010, 21:04




Gilbert Beilschmidt
Allargò il suo sorriso mentre premeva con foga il tastino del telefono che faceva scattare la foto. All'udire il "click" dell'azione, pigolò -proprio come un pulcino- e si portò il telefono vicino al viso, guardandone lo schermo.
Rimase in silenzio per un po', guardando la sorella, nell'immagine appena scattata. «...Beatrix~~! Quanto sei venuta carina!» e strusciò la guancia contro quella della sorella.
Si staccò da lei quando quest'ultima gli cheise quanto si sarebbe fermato lì da lei.
Ci penso, strorcendo le labbra e guardando il cielo azzurro di Berlino.
«... non lo so, effettivamente.» rispose, in un primo momento. Si voltò poi a guardarla, ghignando. «quanto vuoi che rimanga, schwester~?» cinguettò poi, sorridendo.
Tutti lo vogliono, tutti lo adoranoo~!
 
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view post Posted on 30/9/2010, 22:26




Beatrix-Berlin von Beilschmidt

Quanto tempo vuoi che rimanga, schwester?
Berlino non gli voleva dare un tempo. Avrebbe di certo voluto restare con il fratello in ogni momento, ma sapeva che era impossibile per ovvi motivi. «Tutto il tempo che vuoi tu, Brüder!» rispose in fine la ragazza curvando le labbra in un sorriso spontaneo. «Puoi stare qui tutto il tempo che vuoi, infondo, sono la tua capitale » riconfermò a bassa voce.
E' come casa tua questa pensò mentre si alzava dalla panchina per sgranchire le gambe e appoggiarsi con entrambi i gomiti su una ringhiera di legno molto spessa. Osservò il panorama davanti a sè: nulla di speciale, conosceva Berlino a memoria, ogni suo angolo, ogni suo vicolo, tuttavia rimase un secondo con uno sguardo piatto davanti ad un edificio in fase di ristrutturazione. Poi, si voltò verso il fratello per sorridergli di nuovo « Brüder non ti andrebbe di andare in un posto più riparato? Questo vento... mi fa venire i brividi » ammise.


Edited by Okami. - 1/10/2010, 19:26
 
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