| {Antonio Fernandez Carriedo}
La gente lo guardava come se fosse impazzito. La gente non sapeva che lo era davvero. Dopotutto andare in giro in quel modo, d'inverso inoltrato, in Olanda... rassicurava morte certa. Antonio correva, per quando gli era possibile correre, con dei pantaloni lunghi leggeri ed una maglietta a maniche corte. Corte. Più di una persona, vedendolo sbandare, barcollare, nella tormenta, gli aveva chiesto di fermarsi, ma lui no, non l'aveva fatto. Doveva vederlo. Aveva preso il primo aereo, uscito dall'ufficio, solo per vederlo. Erano passati due mesi, troppi, dall'ultima volta che l'aveva visto, al ballo... e ora il cuore gli faceva male. Male perchè non aveva rispettato la promessa di tornare presto, male perchè si sentiva un verme. Male perchè probabilmente i polmoni gli bruciavano da morire. Più di una volta aveva sbagliato strada e la neve non aiutava per niente. Scosse la testa, per togliersi di dosso dei piccoli pezzi di neve che gli erano violentemnte volati contro. Tossì, con forza, coprendosi la testa con le braccia, per andare avanti, affondando i piedi della neve. Aveva fatto una pazzia. Poi però eccola... la casa di Olanda, in lontananza. Pregò che ci fosse, altrimenti avrebbe fatto tutta quella strada per niente.
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